ENTRARE

“Entrare” nella volontà di Dio”di Primo Gironissp

Il mese di Novembre ci è venuto incontro con una particolare “vitalità” liturgica. Si è aperto con la Solennitàdi Tutti i Santi (1 Novembre), seguita immediatamente dalla Commemorazione dei fedeli defunti (2 novembre), mentre con la Solennità di Cristo Re dell’universo (25 novembre) si chiude l’anno liturgico, per entrare poi nel tempo di Avvento.

La memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria (21 novembre)contribuisce a dare una nota mariana a questo mese, che la devozione popolare dedica in modo particolare al ricordo e alla preghiera per i defunti.

Sorta e sviluppatasi in Oriente, questa celebrazione e legata al luogo di origine dell’avvenimento, lacitta di Gerusalemme con il suo Tempio. In questa città venne dedicata alla Vergine una splendida chiesa costruita sui resti di alcuni edifici del Tempio che si ritenevano fossero stati il luogo dove ella aveva vissuto dopo la sua consacrazione al Signore.

Quest’edificio di culto mariano su chiamato “Chiesa nuova”, perché nello stesso luogo (ma sul latoopposto) esisteva già una chiesa dedicata al ricordo della Natività di Maria, che sorgeva su quella che si credeva la casa di sant’Anna, madre di Maria.

Indipendentemente dalla reale storicità delle varie narrazioni, la Liturgia coglie nell’episodio dellaPresentazione al Tempio un profondo significato religioso e teologico: Maria è totalmente consacrata a Dio già all’inizio della sua esistenza. Il suo ingresso nel Tempio è il simbolo del suo “entrare” nella volontà di Dio per realizzarla nella propria vita.

E’ un percorso spirituale che ella compie alla sequela del figlio Gesù, così da giungere con lui fino alla croce, dove si è compiuta  pienamente la volontà del Padre (“Tutto è compiuto”, Gv. 19,30).

Non sono capaci di questo percorso quelli che, come leggiamo nel brano evangelico di questacelebrazione, “stanno fuori” ( Mt. 12,46-50). Quelli, cioè,  che non sanno “entrare “nella volontà del Padre e porsi alla sequela di Gesù come Maria che vi è entrata già nella sua presentazione/ingresso nel Tempio. Significativamente la liturgia orientale chiama quest’evento della vita di Maria èisodos (entrata).

Ricordando il particolare legame che unisce la Presentazione di Maria al Tempio con quanti

consacrano la loro vita al Signore, oggi la Chiesa celebra la Giornata mondiale delle claustrali. Chiamate a compiere nella loro esistenza  questo èisodos /entrata, esse si pongono alla sequela del loro maestro Gesù, non tanto per imparare una dottrina ma per camminare sull’esempio di Maria, alla luce della volontà del Padre, “ entrando” ogni giorno in essa come in un tempio.